2018
“Si salvia chi può!”
Gioco e salvia
“Luchino e Edoardo amavano spaventare i turisti che transitavano davanti alla Villa sui battelli. Dopo essersi spogliati, i due ragazzi si rotolavano nel borotalco o nella farina e dopo aver spostato le vere statue del parco dai loro piedistalli, ci saltavano sopra e rimanevano immobili in pose statuarie, fino a quando, proprio nel momento in cui il battello era nel punto più vicino alla villa, si gettavano in acqua terrorizzando i passeggeri.”
(Laurence Schifano, “I fuochi della passione: la vita di Luchino Visconti”)
Come festeggiare la decima edizione?
Giocando in giardino tra ironia, sorpresa e stupore, illusione e visione, scoperta, divertimento, sperimentazione, regola e libertà, fantasia, ingegno, paradosso e realtà, condivisione, otium, arte e scherzo. Il giardino “nasce per gioco”, nasce per puro piacere, per dedicare tempo al piacere.
Una passeggiata nel teatro di verzura, un salto dagli enigmi ai giochi di parole, strizzando l’occhio al labirinto, alla fiaba, alla danza, con una capriola fino a magiche scacchiere. Insomma… il gioco è una questione serissima! Può impossessarsi totalmente del giocatore, è un’azione libera che intreccia rapporti in un “mondo altro” in cui regole diverse dal mondo reale insegnano a vivere la realtà dei luoghi e delle cose, per apprezzarli, custodirli e valorizzarli.
E poi… la Salvia, dal latino salvus, ossia salvo, e dal sanscrito sarvas, ovvero mantengo integro.
Nei prati estivi, tra i gelsi caldi, tra le verdure dell’orto, la Salvia si fa sempre notare. Inaspettatamente compare felice e scanzonata tra la gente di Orticolario. Una presenza giocosa.
Ed è scontato che la Salvia salvi. Già, ma come salva una Salvia?
Salva grazie a Silvia, l’eroina di questa storia. Una storia d’estate quando fa caldo e le lucertole salgono, senza fretta, il muro di Villa Erba. Silvia le insegue. Sale anche lei sul caldo del muro del pomeriggio e scende nel fresco dei platani verso la villa, verso il lago. Lentamente, come si devono fare le cose d’estate. Passa dai platani al prato, aspetta che le ombre degli alberi si allunghino per arrivare alla sponda del lago. Arriva a bagnarsi, un bagno veloce per poi subito ritornare sui suoi passi, ma questa volta di corsa, tralascia i platani e prende la strada più breve. Corre sul prato e lascia dietro di sé gocce di acqua di Lario. Silvia bagna la terra e così, senza saperlo, salva la Salvia, che inizia a crescere. Fogliolina dopo fogliolina, stelo dopo stelo fino ad allungare la sua spiga, fiore dopo fiore.
Dice Silvia, che Luchino ci si puliva i denti, a Cernobbio, con le profumate foglie di Salvia officinale. Le coglieva dal vaso grande, quello toscano. Una pianta grande dalle foglie grandi, coltivata direttamente dal cuoco, ingrassata con la pulina dei cavalli, direttamente dal cuoco, dice.
Mantero ne coglie un fiore e lo fissa all’occhiello, la Salvia ‘Caradonna’, che con il blu dei suoi petali gli ricorda il cielo del Lago di Como.
Ai giardamanti la Salvia piace soprattutto fritta o a condire intingoli e mangiarini.
Ai paesaggisti la Salvia piace per i colori e la ricchezza delle fioriture.
A Villa Erba la Salvia piace perché è verde e ordinata, precisa e austera.
Ad alcuni di noi piace la Salvia apiana che profuma e inebria con il fumo delle sue foglie secche.
Alla segreteria di Orticolario piace la Salvia ananas, una delle dolci varietà aromatiche e fiorifere. Tisane e brodini profumati accompagnano l’attesa di un nuovo evento.
E a chi non piace la cara, stupida e semplice Salvia pratensis che sa di sapone di Marsiglia del grembiule della nonna, di caffè della mattina e di sole della sera? Piace a tutti: a Silvia, ai salvati e ai salvatori. E allora giochiamo con la Salvia!
Ph. Luciano Movio
Nel Parco. Spazi Creativi 2018 in concorso
Ecco le anteprime dei progetti finalisti al Concorso Internazionale “Spazi Creativi” 2018.
Giardini e Installazioni che i progettisti realizzano nel Parco di Villa Erba, dal 5 al 7 ottobre 2018, in occasione della decima edizione di Orticolario.
Concorrono al Premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”, al Premio “Visitatori” e ad altri Premi.
Finalità del concorso è l’individuazione di progetti innovativi che presentino spunti, tecniche e materiali, in linea con le premesse, gli obiettivi estetici e gli standard qualitativi della manifestazione. I progetti devono valorizzare e interpretare le preesistenze paesaggistiche con libertà creativa e di scelte materiche e con possibilità di utilizzo dei più diversi linguaggi e riferimenti artistico/culturali.
1. “spLaYce ship”
** Vincitore di: Premio “Grandi Giardini Italiani” e Premio “Empatia”
Progetto e realizzazione Mirco Colzani . Paina di Giussano (Mb)
mircocolzani.com
2. Spazio Fratelli Leonelli Manutenzione e cura del Paesaggio “Good Vibrations”
** Vincitore Premio “Villa Carlotta”
Progetto di Stefania Pluchino . Castelletto Sopra Ticino (No)
fratellileonelli.it
3. Spazio Vivai Piante Battistini “Meet me halfway”
Progetto di Andrea Camassa . Bologna
FB: Andrea Camassa
4. Spazio Associazione Animum Ludendo Coles
“Chi semina gioco raccoglie un animo fiorente e rigoglioso”
** Vincitore Premio “Villa d’Este”
Progetto di Furio Ferri . Lodi
ludendo.it
5. Spazio Green Passion “La Topitta”
** Vincitore di: “La Foglia d’oro del Lago di Como”, Premio “Gardenia” e Premio “Stampa”
Progetto di Leonardo Magatti . Cernobbio (Co)
green-passion.jimdosite.com
6. “Il gioco è il tempo”
Progetto e realizzazione di MetalliFilati . Cremona
metallifilati.com
paolomezzadri.com
7. Spazio Figli dei Fiori “Castelli di salvia”
Progetto e realizzazione di CIRIBÌ . Como
figlideifiori.com
8. Spazio Jolly PVC “V.Rubik, l’orto modulare”
Progetto di Marco Bellotti . Traona (So)
marcobellotti.com
Ph. Luigi Fieni
Arte & Design
Arte
La sorpresa all’Entrata Visconti
Ad accogliere i visitatori di Orticolario 2018 un’opera dell’artista Nicola Salvatore: la scultura “Carillon Vanitas”, alta 3,50 m, in ferro e acciaio smaltato, legata al gioco, dedicata alla balena, carica di ironia, un po’ malinconica.
Una denuncia della stupida, insensibile ingordigia dell’uomo che minaccia l’esistenza futura di questo grandioso animale.
Opera realizzata in collaborazione con Francesco Mazzola | FDM F.lli Mazzola
DehOr / ambientazioni che ispirano…
Design + Natura = Nuovi punti di vista, nuovi orizzonti fisici e ideali.
Ri-disegnare il nostro personale orizzonte, dove i confini fra esterno e interno si annullano.
Per un giardino sempre più universale, innovativo, suggestivo.
ALA CERNOBBIO
“Wundercamera, ovvero la stanza delle meraviglie”
di Wundercamera Creative Interiors
“SalviAmo”
di Laura Mantegazza
ALA LARIO
“The Sage Temple”
di OLO creative farm
“Scacco matto”
di DALIA dimensional wall art
Curatrice evento | Immagine e comunicazione
Anna Rapisarda Visual Designer
Bibliografia
“Il Gioco nel Giardino e nel Paesaggio” a cura di Laura Sabrina Pelissetti e Lionella Scazzosi (ReGiS – Rete dei Giardini Storici, 2017)
“Homo ludens” Johan Huizinga (Piccola Biblioteca Einaudi, 2002)
“Dance and ritual play in the Greek Religion” Steven H. Lonsdale (The Johns Hopkins University Press,1993)
“Per gioco. Saggi di antropologia filosofica” Eugen Fink ( Morcelliana, 2016)
“Gioco e giustizia nell’Italia di Comune” a cura di Gherardo Ortalli (Fondazione Benetton Studi Ricerche/Viella, 1993)
“Ludica, annali di storia e civiltà del gioco” monografico “gioco e animali” (Fondazione Benetton Studi Ricerche/Viella, 9, 2003)
“Nostalgia del paradiso. Il giardino medievale” F. Cardini e M. Miglio (Edizioni Laterza, 2015)
“Labirinti. Storia, geografia e interpretazione di un simbolo millenario” Maria Cristina Fanelli (Il cerchio. Iniziative editoriali)
“Sport e giochi nell’antichità classica” Giovanni Manetti (Arnoldo Mondadori, 1988)
“Il gioco. Le leggi naturali governano il caso” Manfred Eigen, Ruthild Winkler (Adelphi, 1986)
“The world of games. Their origins and history, how to play them, and how to make them” Jack Botermans, Tony Burrett, Pieter van Delft, Carl van Splunteren (Facts on File Inc., New York and Oxford, 1989)