Partiamo dalle radici, come ha inizio la vostra storia?
Durante il primo lockdown, per non passare due mesi in un appartamento di 15m², io e Romane ci siamo trasferiti in campagna. Avevamo tanto tempo libero e tante possibilità davanti a noi: trattori, fango, mucche, mele… così abbiamo iniziato a sperimentare!
Tutto è cominciato per gioco, per riempire quelle splendide giornate di primavera. Alla fine del lockdown ci siamo detti che forse, di questo gioco, valeva la pena farne un lavoro.
Quali sono le persone che più vi hanno ispirato in ambito artistico e professionale?
Tra i tanti personaggi interessanti che abbiamo conosciuto (dal vivo o tramite libri), penso subito a Kengo Kuma, architetto giapponese che ricerca l’armonia tra l’architettura umana e lo spazio naturale che la circonda. Quest’idea è un po’ alla base di tutti i nostri progetti.
Sempre restando in Giappone vorrei citare i “Daikusan“, i carpentieri giapponesi. Il loro lavoro è fonte d’ispirazione costante. La loro pratica artigianale è un’arte a tutti gli effetti: non si limita a produrre un risultato, ma dà molta importanza ai gesti, alla ricerca, alla perfezione dei dettagli.
In che modo la natura ispira i vostri progetti e il vostro stile di vita?
Siamo nati in campagna, siamo cresciuti in spazi in cui la natura è molto presente. Personalmente, credo che una galleria d’arte non valga una bella nuotata in un torrente di montagna! A parte questo, ci piace vivere vicino alla natura e utilizzare elementi come il legno per creare ed esprimere le nostre idee.
Se il vostro progetto fosse musica, quale brano sarebbe?
Un brano degli “Apres la classe“. Quando abbiamo pensato al progetto ascoltavo un loro album, immagino che in qualche modo avrà influenzato, chissà!
Qual è per voi la definizione di arte?
Secondo noi significa soprattutto creare qualcosa con le proprie mani. Tradurre le idee in qualcosa di concreto, così che anche le altre persone possano usufruirne.
Cinque parole per voi strettamente connesse al concetto di terra (suolo).
Humus, biodiversità, strati, acqua, legno.
Bio
Il duo Urtiga è nato in Normandia nel 2019, ed è composto da Paolo Manservisi e Romane Sellier. Partendo da studi artistici, i due si sono piano piano interessati alle costruzioni ecosostenibili, in particolare alla carpenteria tradizionale.
Hanno lavorato come carpentieri presso alcuni monumenti in Normandia fino all’autunno 2022, per poi intraprendere un viaggio in Giappone alla scoperta dell’architettura vernacolare.
Attualmente s’ispirano alle tecniche e alle forme giapponesi e normanne che spesso ripropongono nei loro progetti.
Nome azienda / Nome Cognome progettista
Città (Provincia)
Sito web
Contatti
Social