GEA MADRE. Dalla terra all’uomo, dall’uomo alla terra

Qualche domanda a Laboratorio Bìu

Partiamo dalle radici, come ha inizio la vostra storia?

Laboratorio Bìu nasce nel 2017 da Claudia Raisi, architetta-artigiana, e Mariano Pitzolu, fabbro artistico. Siamo una coppia sia nella vita che nell’attività creativa e abbiamo creato uno spazio di ricerca e co-creazione dove progettiamo e realizziamo oggetti e installazioni site-specific per spettacoli, allestimenti ed esposizioni. Tutti i nostri progetti hanno la loro matrice nella natura e nella geometria sacra, un insieme di principi matematici, metafisici ed estetici che si ritrovano in tutta la materia del nostro universo.
Bìu è una parola sarda che significa ‘vivo’ e nella sua semplicità racchiude tutta la nostra visione. Il desiderio profondo di creare spazi e oggetti che attraverso la loro vibrazione vitale inneschino una relazione di risonanza con tutto ciò che gli sta attorno.

In che modo la natura ispira i vostri progetti e il vostro stile di vita?

La natura e le sue leggi sono da sempre alla base della ricerca che guida il nostro lavoro. Nel 2022 abbiamo avviato un progetto legato alle geometrie sacre che poi sono le stesse geometrie che ritroviamo nelle nostre cellule. Questa conoscenza ci aiuta a riconoscere che non c’è diversità tra ciò che è fuori e ciò che è dentro di noi
Questo tipo di comprensione profonda, che riguarda diversi piani di conoscenza, ci permette una sempre più profonda consapevolezza dei nostri pensieri e quindi delle nostre azioni. 
Ogni giorno cerchiamo di fare un piccolo passo in più in questa direzione.

Il viaggio che più di tutti desiderate fare. 

È il viaggio per diventare co-creatori della nostra vita. Cominciamo questo viaggio in un luogo preciso: dove nasciamo, con una specifica storia culturale e familiare, fattori determinanti per la prima parte del nostro viaggio. Poi cominciamo a prendere consapevolezza di ciò che siamo e ciò che desideriamo. Iniziamo così a compiere le nostre scelte che, istante dopo istante, determineranno il nostro cammino. Si può stare fermi in un punto o muoversi per specchiarsi in luoghi e persone… l’unica bussola possibile in questo viaggio è la bellezza. Un proverbio arabo dice:
“La bellezza che vedi intorno a te è un riflesso della bellezza dentro di te.”

Se poteste fare un omaggio alla terra (suolo), quale sarebbe? 

L’acqua, un canto, semi e fiori profumati… 
Stiamo provando a trasformare ogni nostro progetto in un’offerta a Madre Natura e ai suoi elementi.

Se il vostro progetto fosse musica, quale brano sarebbe? 

Pensiamo che “Inverno” di Fabrizio De André racconti in poesia ciò che accade alla Terra nel momento più importante del ciclo delle stagioni. L’apparente morire invernale prima della rinascita. Il sonno profondo prima del risveglio.

Cosa significa per voi giardinaggio evoluto? 

L’espressione giardino evoluto ci piace perché non è una definizione chiusa, piuttosto contiene in sé una domanda aperta: cosa significa evolvere? Quale direzione vogliamo prendere? La condizione umana attuale e le problematiche ambientali che stiamo attraversando ci impongono questa domanda. 
Per noi questa evoluzione sta nel ritrovare le tracce di un passato molto lontano, in cui l’uomo era profondamente connesso con gli elementi, che sono manifestazione della natura stessa.
Per potersi immaginare il giardino del futuro, bisogna inginocchiarsi e ascoltare il battito della terra, accendere un fuoco e perdersi nel suo movimento, accorgersi dei messaggi del vento, bere l’acqua di una sorgente. A partire da queste esperienze potremo immaginarci il giardino evoluto, il luogo dove natura e essere umano tornano a co-creare.

Cinque parole per voi strettamente connesse al concetto di terra (suolo). 

Ventre, radici, nutrimento, guarigione, battito. 

Bio

Claudia Raisi, Milano, classe 1983. Laurea Magistrale nel 2008 in Architettura. Dal 2004 al 2013 lavora per l’architetto e designer Riccardo Blumer. Dal 2014 opera come libera professionista per installazioni site-specific. 
Mariano Pitzolu, Nuoro, classe 1980. Fabbro di terza generazione. Dal 2006 al 2015 entra nel team automobilistico Swiss Team Maserati, realizzando i telai delle macchine da corsa.
Claudia e Mariano co-fondano Laboratorio Bìu nel 2017.

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