Humus sapiens

Qualche domanda a Vera Bonaventura, in arte Ida Harm

Partiamo dalle radici, come ha inizio la tua storia?
Ci sono stati sempre nuovi inizi, ognuno dei quali ha aggiunto un tassello alla mia identità.

Quali sono le persone che più ti hanno ispirato in ambito artistico e professionale?

Semi, lana, riflessi, onde, vento, radici, foglie, alghe, sabbia, rocce, venature, ragnatele, impronte, suoni, torrenti, pioggia, terreno, humus, insetti, cortecce, segatura, cenere, peli, graffi, superfici, frammenti, riso, cera, latte… Tutti quegli artisti che amano confrontarsi con questo genere di materia.

In che modo la natura ispira i tuoi progetti e il tuo stile di vita?

Il mondo occidentale, da Aristotele in poi, ha relegato a forma di “oggetto” il mondo naturale poiché privo di logos/parola. E dunque, gli ha negato tutti i diritti depredandolo, usandolo, servendosene per ogni tipo di bisogno. Ma come sarebbe evoluto un pensiero umano che comprendesse anche il non-umano come avente “soggettività”, quindi diritti e status giuridico e che lo si mettesse per iscritto in un “Contratto Naturale” ( M. Serre): un patto di simbiosi con foreste, fiumi, mari, montagne aventi diritto all’esistenza, alla propria rigenerazione e mantenimento dei cicli vitali, delle proprie strutture, delle proprie funzioni e processi evolutivi.

Il viaggio che più di tutti desideri fare. 

Estremo Oriente.

Se potessi fare un omaggio alla terra (suolo), quale sarebbe?

Eradicherei cemento, innesterei radici, sparpaglierei semi e farei piovere.

Se il tuo progetto fosse musica, quale brano sarebbe?

4’33” di Jhon Cage.

Quale opera d’arte posizioneresti al centro di un’esposizione?

Un’opera di Giuseppe Penone.

Cosa significa per te giardinaggio evoluto?

L’opera che presento ad Orticolario “Humus Sapiens” relativizza ciò che noi consideriamo “evoluto” (cioè il genere Homo) per rimettere al giusto posto ciò che veramente si è evoluto in 4,5 miliardi di anni (Humus). La nostra “sapienza” si manifesterà solo quando saremo in grado di dare valore (non prezzo) alle cose ad iniziare da quelle dalle quali dipendiamo. “5cm” di humus potrebbero essere una buona partenza.

Cinque parole per te strettamente connesse al concetto di terra (suolo). 

Una per tutte: *méh₂tēr (< radice indoeuropea di “madre”).

Bio

Ida Harm (alias Vera Bonaventura, veneziana 1977), laurea in Pedagogia (UniPD) e studi in Antropologia (USA-Fullbright) e CàFoscari (UniVE). Viaggi e interessi nell’arte la spingono ad una carriera da artista visuale e una poetica incentrata su alberi e natura. Personali/collettive in Musei/Spazi pubblici in Europa: ArteSella, Kunst Haus Merano, Orti Botanici, Giardini Trauttmansdorf (Grandi Giardini Italiani), Museo Rimoldi Cortina, Villa Vescovi FAI, Arborealists UK…

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Ida Harm

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