Per Orticolario 2013 il Padiglione Centrale di Villa Erba si trasformerà in “Verde selva”, una giungla con piante tropicali, sub-tropicali ed equatoriali.
Addentrarsi in “Verde selva” e incontrare le opere – molte delle quali inedite – di Michele Vitaloni, rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo a livello internazionale, sarà come vivere un immaginifico safari tra natura e arte.
Tra le sculture monumentali verrà esposto in anteprima “L’albero della vita”, un grande albero bianco di oltre 3 metri sui cui rami saranno appollaiate diverse specie di uccelli come tucani, pappagalli, colibrì… Fonte d’ispirazione di questa opera fortemente simbolica un papiro dell’antico Egitto chiamato appunto “Tree of Life”, raffigurante cinque uccelli quali allegorie delle fasi della vita umana.
I visitatori incroceranno lo sguardo di gorilla, orango e scimpanzé in altre opere inedite: volti dall’espressione quasi umana, in cui potersi identificare…
E poi l’incontro con le farfalle tropicali in un concerto di colori e forme esasperate, per arrivare a guardinghi ippopotami affioranti da specchi d’acqua.
Di grande suggestione l’opera monumentale “Colossus”: un rinoceronte nero di quattro metri di lunghezza, quale emblema per la valorizzazione della Biodiversità.
Ai visitatori il piacere di altre scoperte…
L’illuminazione delle opere di Michele Vitaloni è a cura di E. Elettrosystem
Barzago (Lc)
www.e-elettrosystem.it
Le basi delle opere sono disegnate e realizzate da
Francesco Mazzola per FDM Fratelli Mazzola
Capriate S. Gervasio (Bg)
www.fdm.it
L’artista naturalista
Ogni opera di Vitaloni nasce in primo luogo nella mente…
Perchè questo accada, l’artista trae ispirazione emotiva nei numerosi viaggi sia lontani come in Kenya, Sudafrica, Madagascar, Costa Rica, sia in Paesi più vicini come la Finlandia e il Parco Nazionale di Coto Doñana in Spagna, alla scoperta della natura selvaggia europea.
Scatta numerose fotografie e disegna bozzetti, studiando attentamente il comportamento e le espressioni facciali.
Realizza inizialmente un bozzetto di piccole dimensioni in creta, per poi cimentarsi nell’opera più grande utilizzando preferibilmente, per le sculture di grandi dimensioni, la pasta di legno, che per lui è “un materiale favoloso, modellabile come la creta”.
In alcuni casi aggiunge delle applicazioni in setole animali o vegetali oppure in nylon per realizzare vibrisse, ciglia oppure parte della criniera.
Le opere più piccole sono invece realizzate interamente in bronzo e rigorosamente dipinte ad olio, che è per lui “l’unico con cui è possibile dare tonalità, trasparenze e velature naturali e realistiche”.
“Le opere di Vitaloni sono uniche nel loro genere a livello internazionale. La sua arte penso che attragga lo spettatore anche emotivamente, oltre che per le sue straordinarie doti di scultore iperrealista. I suoi animali riflettono l’uomo stesso, la parte selvatica della natura umana. Le sculture di Vitaloni sono presenti con risultati sempre in crescita alle aste di Christie’s a Londra.”
Tom Rooth
Christie’s – London
“Una meravigliosa scultura di grande valore, sia artistico sia simbolico: la rinascita, la Resurrezione…”
Papa Benedetto XVI
nel ricevere in dono, dal Bioparco di Roma, la scultura “La schiusa”
“Il valore delle opere di questo artista supera, se possibile, quello basato sull’estetica e sulla fedeltà riproduttiva – ottenuta con le più raffinate tecniche e materiali – e raggiunge obiettivi da lui perseguiti fin dall’infanzia.
Perché Michele Vitaloni non è solo un artista – naturalista, ma è ancor più un vero naturalista divenuto artista.
Il risultato delle sue opere è quello di suscitare, attraverso l’esibizione della loro bellezza, l’amore e di conseguenza il desiderio di protezione delle specie animali più in pericolo d’estinzione.”
Fulco Pratesi
Fondatore e Presidente onorario WWF Italia
“Le opere di Michele Vitaloni sono ispirate a un realismo che sembra volere andare al di là di se stesso, per ingranarsi nei mulini dell’onirico. Come hanno dimostrato gli iperrealisti, il rispecchiamento della realtà, se portato al limite, si rovescia nel suo contrario ed entra nel Pantheon dei sogni a occhi aperti.”
Giorgio Celli
Etologo, entomologo, scrittore
Nato nel 1967 a Milano, Michele Vitaloni oggi vive a Barzanò, tra le colline del lago di Como.
La sensibilità artistica di Vitaloni era evidente fin da bambino. Da sempre incuriosito dall’eleganza delle forme, dall’istinto di protezione, dalla procreazione, inizió il suo percorso indagativo rimanendo affascinato soprattutto dai significati profondi che stanno dietro a questi eventi e che legano l’essere umano alla sua parte selvatica. Ha voluto quasi rappresentare le caratteristiche delle virtù e dei valori umani, con sapiente maestria scultorea, attraverso la figura animale selvaggia.
Raccontare l’eleganza e la raffinatezza, attraverso un animale stupefacente come la zebra, un cavallo dall’incredibile mantello. La simbologia della maternità con “La regina del bosco”, una beccaccia che protegge la sua covata su un letto di foglie appena cadute. E ancora, attraverso la sua serie di busti condensare l’essenza del simbolo, tramite un inno celebrativo. L’emozione di uno sguardo, una semplice postura, poter catturare l’attenzione dell’osservatore e aprire a lui la porta di un viaggio verso la ricerca di quei significati universali, ma allo stesso tempo molto soggettivi.
La natura animale quindi la natura dell’uomo, quella più profonda, più inconscia.
Tutti abbiamo a che fare con questa parte istintuale, specialmente quando parliamo di ispirazione artistica: gli artisti come lui catturano e traggono forza da ciò che è anticonvenzionale e emozionale ed evocano tale energia, attingendola come carburante dal profondo nucleo della terra.
La mente è “selvatica” in quanto è difficile tenerla sotto controllo, è come un cavallo indomito.
Vitaloni come artista ci da l’opportunità di confrontarci con questa dimensione che d’altronde appartiene a tutti gli esseri umani.
Poesia, musica, letteratura, azioni sceniche e performances: tutta l’energia selvaggia si è poi manifestata attraverso gli artisti nelle diverse discipline, in modo da combattere elaborando il senso di repressione, le inibizioni e le paure.
Lo scopo era ed è la libertà.
“Tigre, Tigre, che bruci luminosa nelle foreste della notte, quale immortale mano o occhio ha potuto forgiare la tua orribile simmetria?” scrisse Blake nella poesia “La Tigre”.
Sentendo il ruggito della tigre dentro di noi possiamo scappare, oppure trovare un luogo dove far sentire la sua voce.
Oggi Vitaloni, è il rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo a livello internazionale. Un modo di approciare l’arte unico sia per la scelta dei soggetti, sia per la tecnica originale in cui si esprime.
Un artista internazionale con più di 50 mostre in attivo, fra le quali si ricordano le personali alla Royal Geographical Society di Londra del 2010, al Castello Brown di Portofino e la 45° Biennale di Venezia del 2011, e l’ultima prestigiosa personale alla Barclays Bank di Montecarlo alla presenza illustre del Principe Alberto II di Monaco.
Diverse sono le testate che hanno dedicato servizi sulla sua arte (Corriere della sera, il Giornale, la Repubblica, Io donna, ARTE, Oasis, A.D., Country Life, BBC Wildlife…) senza dimenticare le interviste televisive che si sono interessate a Vitaloni (RAI, BBC, ..).
Inoltre gode dell’attenzione di critici d’arte del calibro di Giorgio Celli, Jean Blancheart, Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi.
A Londra da Christie’s le sue raffinate opere iperrealiste vengono battute annualmente con risultati sempre in crescita insieme a quelle dei più importanti artisti mondiali di questo genere.
Ma il lavoro di Vitaloni non finisce qui. L’artista diventa anche naturalista. E’ infatti impegnato attivamente nella salvaguardia degli animali che sono sua fonte d’ispirazione. Dare voce alla natura è il suo motto. Infatti molte delle sue mostre hanno come obiettivo anche lo scopo benefico a favore e sostegno di progetti di conservazione, quali ad esempio il Leopard Conservation Project e Trust The Forest.
www.michelevitaloni.com
“Il pensatore”, 2013
Opera Inedita, scultura in legno dipinta ad olio, h cm 120
Fotografia di Dario Fusaro per Orticolario 2013