Natura sensitiva e i diritti dell’acqua

Testo di Paola Fasana

L’acqua ricopre più del 70% della superficie terrestre.
Insieme alla vegetazione, è la risorsa naturale più importante per lo sviluppo di ogni forma di vita presente sul pianeta terra. Una risorsa quotata in borsa, sfruttata e sprecata ogni giorno, da ognuno di noi.
Eppure, non ha diritti.

I diritti, che non sono altro che artefatti, hanno la meravigliosa proprietà di evolvere e di espandersi. Se tempo fa (e in diverse parti del mondo ancora adesso) sembrava impossibile riconoscere i diritti alle donne, oggi ci ritroviamo a dover abbattere la stessa barriera nei confronti dei diritti della natura.
Ma cosa succederebbe se venissero finalmente riconosciuti?
Ogni volta che si ottengono diritti per chi non ne aveva, creiamo un mondo più giusto, ma avere un mondo giusto senza considerare la risorsa più presente sul pianeta, è impossibile.
L’acqua ci connette, è fuori e dentro di noi, con lei veniamo al mondo e ci rende ciò che siamo. Proteggerla è come proteggere la vita stessa.

Il caso Vilcabamba

Siamo in Ecuador. Tra le catene montuose verdi e rigogliose del sud, si fa strada il Vilcabamba, un fiume che scorre vicino ai parchi nazionali di Podocarpus e Yacuri e che riveste un ruolo importantissimo per la popolazione locale.

Il suo nome compare sulla stampa internazionale quando, nel 2011, per la prima volta nella storia, il fiume stesso è in grado di difendere i propri diritti di «esistere» e «mantenersi».
Come è stato possibile? Grazie alla Costituzione dell’Ecuador, che dal 2008 ha incluso ben quattro articoli specifici per il riconoscimento dei diritti della natura.

Così, il fiume Vilcabamba è stato il primo al mondo ad assumere il ruolo di querelante e a fermare la costruzione di un’autostrada che rischiava di compromettere il flusso naturale e la salute delle acque.
Il tribunale non ha solo deciso di sospendere il progetto, ma ha anche accolto la richiesta di risarcimento avanzata dai rappresentanti del fiume.

Passata alla storia come la prima sentenza legale a favore dei diritti della natura, confidiamo nel fatto che questo possa accadere anche in tutto il resto del mondo.

Fonti
prolaw.it
youtube.com
journal.cittadellarte.it
ejatlas.org

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