Puntata 3
Nel nostro giardino scegliamo e coltiviamo le piante soprattutto per il piacere estetico.
E se diventasse anche un luogo particolarmente utile alla sopravvivenza di diverse specie endemiche tra piante, insetti e animali?
Contribuiremmo alla protezione dell’ambiente senza per questo rinunciare alla bellezza del nostro amato piccolo o grande giardino. Perché? Perché il ruolo di queste specie è fondamentale per l’equilibrio ambientale, per il mantenimento della biodiversità.
E il nostro pensiero dove vola? Naturalmente dalle api (e da tutti gli insetti impollinatori)!
Dal giardino alla Luna
Svolazzano sulla Terra da milioni di anni (Puntata 1) e la loro attività è fondamentale per la prosperità delle piante, per un ecosistema funzionante, per la vita sul nostro pianeta.
Andiamo sulla Luna e guardiamo la Terra. Non solo. Saltiamo anche indietro nel tempo, agli anni ’80, per rivedere e comprendere ciò che è accaduto fino ad ora alle api: le impollinatrici per eccellenza stanno scomparendo (e con loro altri pronubi come bombi e farfalle), anzi, in tutte quelle parti del mondo dove sono più estese le monocolture trattate con pesticidi, sono praticamente già scomparse.
Secondo la rivista Science, a partire dagli anni ’80 le specie selvatiche della famiglia delle api, che corrispondono all’80% sul totale della specie, sono scomparse del 52% nel solo Regno Unito e nei Paesi Bassi si arriva a valutare una percentuale del 67%.
Tra le specie di insetti conosciute, il 99% provvede all’impollinazione delle piante, all’aerazione del terreno e al suo arricchimento, rendendo di nuovo disponibili le sostanze nutritive contenute nei resti di organismi animali o vegetali. Solo l’1% ha effetti ‘negativi’ dal punto di vista umano.
Gli insetti vivono in simbiosi con le piante. Si nutrono, si riproducono, si proteggono grazie a loro. E l’evoluzione, la sopravvivenza di moltissime specie del regno vegetale è stata possibile grazie alla corposa popolazione degli insetti. Una collaborazione indispensabile per la vita sul nostro pianeta.
Dalla Luna al giardino
Ritorniamo sulla Terra, in giardino. Nel 2009 la Royal Horticultural Society ha iniziato una ricerca nei suoi giardini di Wisley, fornendo una conferma: per attirare una popolazione equilibrata di insetti e incoraggiare maggior diversificazione non è necessario stravolgere il giardino, lasciarlo inselvatichire o dedicarlo solo a fioriture spontanee, ma è importante privilegiare piante fiorifere con una buona produzione di nettare e di polline, evitando l’impiego di sostanze tossiche e contemplando la presenza di selvatiche piacevoli. Un invito anche alla riproduzione dei predatori golosi di parassiti dannosi.
Cosa piace agli insetti utili? Colori, forme, profumi. Tutti irresistibili richiami
Api e bombi sono attirati dal giallo, dal malva e dal bianco. Alcune farfalle diurne prediligono il rosso, il porpora, altre il giallo e il blu.
I sirfidi, utilissimi impollinatori simili a piccole api ma privi di aculeo, sono attratti dal giallo, arancio, blu, viola.
Attirano l’attenzione anche le venature, le “pennellate” cromatiche di alcuni petali. Altri fiori cambiano addirittura colore a seconda dello stadio di maturazione, avvisando così gli impollinatori della cessata attività della corolla, come ad esempio la polmonaria e il pisello erbaceo perenne.
Fiori minuti per piccoli insetti, corolle grandi e aperte per farfalle e lepidotteri che amano comode piste di atterraggio.
I profumi? Una vera e propria tattica di seduzione: calici, stami, nettàri sprigionano i loro oli aromatici nel momento in cui il fiore è pronto a ricevere visite.
E sotto la Luna… Fiori bianchi, giallo pallido o rosa chiaro, che producono nettare o profumo solo durante la notte, come la Nicotiana, Oenothèra, Mirabilis jalapa, caprifoglio, …
Un passaggio per il giardino volante è stato aperto.
Fonti:
trafioriepiante.it
ilfattoquotidiano.it