Natura sensitiva tra storie di piante, di benessere e di acqua

Testo di Paolo Michieli e Roberta Filippini | Le Tillandsia di Michieli Floricoltura
Vescovana (PD)
tillandsia.it | tillandsiawall.com

“Natura! Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia”
(Goethe)

Di Tillandsia si contano ad oggi più di 650 specie ed è il genere più numeroso della famiglia delle bromeliacee, che in natura occupano una vasta area geografica dell’America Latina.
Allo stato naturale si trovano in regioni che vanno dalle foreste tropicali piovose, ad alcune zone desertiche del sud, passando per gli altopiani andini.
Sono piante dal grande valore decorativo per la loro bellezza e la grande varietà di forma, per l’eccezionale fioritura e per essere esemplari “intriganti”.

Vivendo in ambienti molto diversi tra loro, nel corso dell’evoluzione, hanno assunto caratteri, forme, colori, densità dei tricomi, fioriture e bisogni idrici molto differenti le une dalle altre. La quasi totalità delle specie non ha alcun bisogno di substrato (terriccio): per vivere e svilupparsi assorbono il nutrimento e l’acqua a loro necessaria attraverso le foglie.

I loro colori esotici affascinano grazie alla bassa manutenzione di cui necessitano e questo diventa il fattore principale in progetti di verde vivo virtuoso tra design, natura e sostenibilità.
La ridotta esigenza idrica, inoltre, si unisce poi ai diversi benefici che forniscono all’uomo: attraverso il loro apparato fogliare, le Tillandsia assorbono parte dei COV (composti organici volativi), migliorando la qualità dell’aria e dell’ambiente in cui vengono inserite.

Le Tillandsia tra piccole e grandi installazioni, temporanee e permanenti

Per le installazioni temporanee, l’irrigazione è limitata o quasi inesistente: un aspetto fondamentale che si unisce a un fattore altrettanto importante, ovvero la possibilità di riutilizzare le stesse piante dopo il disallestimento, permettendo così un profondo rispetto verso il prezioso binomio Natura-Acqua.

Nei piccoli o nei grandi allestimenti, che trovano spazio nella quotidianità, dalla casa ai luoghi di lavoro, irrigabili attraverso la semplice nebulizzazione, le Tillandsia rappresentano la soluzione per molteplici esigenze estetiche e di benessere, sia come elementi singoli sia in composizione.

Anche nelle installazioni permanenti di grande formato, grazie alla contenuta manutenzione e alla tecnologia di irrigazione e di illuminazione LED per la crescita vegetale, queste piante rispondono alle diverse necessità che ogni spazio richiede durante tutto l’anno.

Le Tillandsia in giardino

Alcune Tillandsia possono essere inserite anche in giardino. Grazie alle loro fioriture dai colori vivaci, diventano protagoniste di variopinte composizioni in simbiosi con la natura circostante.
In questo caso la manutenzione diminuisce ulteriormente: avvantaggiandosi dell’umidità notturna e di eventuali precipitazioni, non necessitano di ulteriori irrigazioni manuali.
Solamente in inverno è necessario porre attenzione nel ricoverarle in posizioni riparate (portico, tettoia), in modo da mantenerle asciutte durante le notti fredde.

La Tillandsia xerographica, la regina che non teme la siccità

Tra le molteplici specie di Tillandsia, la xerographica è sicuramente una tra le specie con meno esigenze idriche.
Una pianta davvero speciale che, se mantenuta alla luce correttamente, necessita di poche irrigazioni.
In inverno, infatti, non andrebbe nemmeno bagnata: avendo un metabolismo molto lento e trovandosi in carenza di luce naturale, le è sufficiente l’umidità assorbita dall’ambiente tramite le foglie.
Le irrigazioni si riprendono alla fine febbraio o a marzo, quando le giornate sono abbastanza lunghe e la luce è migliore.

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