Testo di Anna Rapisarda Visual Designer
In Piemonte
Un’isola in un lago tra montagne coperte di boschi, un drago e un Santo, un’antica basilica e un monastero.
Scenari e personaggi di un racconto fantastico, ma reale, ambientato sull’Isola San Giulio in mezzo al Lago d’Orta, tra i ‘leggendari’ del nord Italia, in cui mito, storia e paesaggio si fondono in un luogo che chiede silenzio.
La leggenda
Si racconta che Giulio, missionario vissuto nel IV sec. a.C., durante l’evangelizzazione raggiunse l’isola, a quel tempo infestata da un drago, per erigervi la sua centesima chiesa. Vi approdò navigando sul suo mantello steso sull’acqua.
Dopo aver scacciato il mostro, edificò la chiesa, dove ora riposano le sue spoglie.
Oggi la basilica custodisce una grande vertebra* che, secondo la leggenda, appartiene al mostro sconfitto da San Giulio. Insieme a lei, un drago processionale* databile tra il XVI e il XVII sec. d.C.
All’interno dell’edificio sacro, tra i rilievi di un prezioso ambone del XII sec. in serpentino grigio-verde, si osserva la scena di lotta tra il bene e il male in cui un grifone sconfigge il coccodrillo-drago.
*non visibile al pubblico