5 _ Spazio STIHL

“SETA. Sustainable Environment and Textile Artwork”

Qualche domanda a Jonathan Arnaboldi e Matteo Pellicanò

Partiamo dalle radici, come ha inizio la vostra storia?

Da sempre appassionati di natura e ambiente, abbiamo intrapreso gli studi nel settore agrario presso l’Istituto Tecnico della Fondazione Minoprio. Negli anni, molteplici esperienze professionali ci hanno permesso di maturare e apprendere competenze fondamentali riguardo il nostro settore. In particolare, abbiamo partecipato a diversi concorsi ed esposizioni in giardini storici lungo il territorio nazionale.

Quali sono le persone che più vi hanno ispirato in ambito artistico e professionale?

Tra le diverse persone legate all’ambito paesaggistico e di progettazione dei giardini, vorremmo citare Pietro Porcinai, un influente paesaggista italiano del Novecento. In particolare, apprezziamo l’approccio multiscalare al progetto, che spazia dai parchi urbani fino al giardino privato, tenendo sempre conto della specificità dei luoghi, e l’innovativo rapporto tra architettura, paesaggio e natura che propose attraverso i suoi progetti. L’eredità delle sue testimonianze, presenti anche sul territorio comasco, rappresentano degli importanti riferimenti progettuali da cui trarre ispirazione.

In che modo la natura ispira i vostri progetti e il vostro stile di vita?

Senza dubbio la natura rappresenta la massima espressione della perfezione. Ce ne possiamo accorgere anche dal semplice osservare ciò che ci circonda, davanti a un tramonto mozzafiato, alle profumate fioriture primaverili o di fronte a un panorama emozionante. Per questo motivo è la nostra prima ispirazione e il nostro stile di vita. 

Il viaggio che più di tutti desiderate fare.

Andare ovunque purché viaggiare sia sinonimo d’avventura. Il bello del viaggio è la conoscenza, il confronto con altre culture e la percezione di infinito: poter scoprire posti nuovi, aprire la mente e apprezzare la natura.

Se poteste essere il protagonista di un film, quale scegliereste?

Non c’è un protagonista di un film in particolare che ci rappresenta; in generale, i personaggi mossi da uno spirito di scoperta, avventura e creatività.

Se poteste fare un omaggio alla terra (suolo), quale sarebbe?

L’omaggio migliore che si possa fare alla terra risiede nelle piccole azioni volte a rispettare e conservare l’ambiente e la biodiversità, anche tramite semplici gesti quotidiani. Solo adattando il più possibile il nostro stile di vita a quello dell’ambiente possiamo proiettarci in un futuro sostenibile: questa è la lezione che dobbiamo imparare.

Se il vostro progetto fosse musica, quale brano sarebbe?

Osservando il progetto si può notare l’equilibrio e percepire l’armonia, lo studio delle proporzioni e i rapporti aurei. L’opera coinvolge lo spettatore in un’esperienza estetica che lo pone di fronte ad un luogo che racchiude una simbiosi tra tecnica e natura. Il brano che meglio lo rappresenta l’installazione è “Experience” di Ludovico Einaudi.

In quale pianta vi rispecchiate e perché?

La pianta che più ci rappresenta è la quercia, una pianta autoctona dalla crescita lenta ma continua. Simbolo di resistenza e rinnovamento ciclico

Cosa significa per voi giardinaggio evoluto?

Il concetto di giardinaggio evoluto implica consapevolezza delle proprie azioni. Saper utilizzare tutte le nozioni, le competenze e le strategie a disposizione per ottenere un equilibrio tra l’aspetto antropico e quello naturale, incentivando la biodiversità e intrecciando il giardino agli ecosistemi esterni.

Cinque parole per voi strettamente connesse al concetto di terra (suolo).

Microbiologia, equilibrio, tessitura, sostanza organica e ciclicità.

Jonathan Arnaboldi
Matteo Pellicanò
Jonathan Arnaboldi
Matteo Pellicanò

Bio

Matteo Pellicanò, classe 1997, durante l’adolescenza, coglie diverse opportunità per ampliare le sue competenze nel mondo del giardinaggio: dai primi passi a Orticolario alla collaborazione con Peverelli nella realizzazione del vertical green del padiglione Usa per Expo Milano 2015. Raggiunta la maggiore età, lavora prima a Roma come giardiniere nei Giardini Vaticani, e poi a  Merano, nei Giardini del Castello di Trauttmansdorff. Nel 2021 avvia la propria attività lavorando con alcune importanti realtà e presso prestigiose ville storiche del lago di Como.

 

Jonathan Arnaboldi, laureato nel 2023 in Architettura del Paesaggio presso il Politecnico di Milano, curioso osservatore e appassionato progettista, fa della rappresentazione grafica e della cura del dettaglio la sua cifra stilistica.  
Le esperienze pregresse da giardiniere effettuate durante gli studi gli hanno permesso di crearsi un bagaglio di competenze professionali che lo supportano tutt’oggi nell’attività lavorativa.

 

Matteo e Jonathan, insieme, nel 2018, vincono il primo premio speciale del concorso “Meraviglia nei parchi” di EuroFlora.

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