7 _ Spazio Italiana Terricci
“Viaggio al centro della terra”

Qualche domanda a Marco Fosella, Sara Lamon e Antonella Caramanica

Partiamo dalle radici, come ha inizio la vostra storia?

Passione e curiosità ci accompagnano fin dall’infanzia e ci hanno permesso di approfondire la conoscenza del mondo naturale e costruito. Nonostante percorsi ed esperienze differenti, le nostre strade si sono incrociate inaspettatamente, come nelle migliori alchimie, consentendo di formare un team multidisciplinare.

Quali sono le persone che più vi hanno ispirato in ambito artistico e professionale?

Abbiamo attentamente osservato chi ci ha fatto emozionare e scoprire nuovi mondi: riteniamo che Antoni Gaudí, Carlo Scarpa e William Shakespeare abbiano avuto un ruolo preponderante nella scelta di intraprendere la nostra carriera.

In che modo la natura ispira i vostri progetti e il vostro stile di vita?

La natura ha ispirato spesso la nostra progettazione sia a livello concettuale, grazie al flusso che compone la ciclicità della vita, sia a livello esecutivo, tramite forme e materiali. Crediamo che il contatto personale di ognuno di noi con la natura, necessiti di essere aumentato per il proprio benessere interiore, tramite lo scambio di energie tra elementi naturali e corpo-mente.

Il viaggio che più di tutti desiderate fare.

Ci immaginiamo on the road: Sara e Antonella sognano un viaggio nella terra del ghiaccio e del fuoco, l’Islanda; Marco insegue l’avventura nella terra dei canguri, l’Australia.

Se poteste essere il protagonista di un film, quale scegliereste?

L’avventura verso nuove mete ci unisce all’appello dell’eccentrico professor Otto Lidenbrock nel Viaggio al centro della Terra, con il quale saremmo partiti volentieri, armati di zaino e corda, per scoprire cosa si nasconde all’interno del nostro pianeta.

Se poteste fare un omaggio alla terra (suolo), quale sarebbe?

Crediamo che eliminare la plastica sia la scelta più auspicabile da seguire, tuttavia ne basterebbe un utilizzo consapevole per ridurre gli effetti nocivi sul nostro pianeta. Inoltre pensiamo che l’omaggio migliore, da un punto di vista della pianificazione territoriale, sia ridare, ove possibile, terreno edificato al suolo, oppure costruire già dove si è cementificato.

Se il vostro progetto fosse musica, quale brano sarebbe?

Il nostro progetto potrebbe identificarsi in una musica leggera, una sinfonia che accompagna il visitatore all’interno del nostro viaggio: come canzone ideale il brano Luce (tramonti a nord est) di Elisa.

In quale pianta vi rispecchiate e perché?

La pianta con la quale ci identificheremmo idealmente è un ciliegio, simbolo di resilienza. Molte leggende, soprattutto nel mondo orientale, raccontano di una pianta che si adatta al tempo, fautrice di vita con i propri frutti e la cui fioritura porta con sé nuova vitalità e vivacità.

Cosa significa per voi giardinaggio evoluto?

Un giardinaggio rispettoso dei tempi e delle risorse della natura, contrario allo sfruttamento smodato delle risorse idriche e all’uso delle sostanze chimiche. Un approccio che favorisca la biodiversità e che aiuti a valorizzare la natura senza inutili forzature.

Cinque parole per voi strettamente connesse al concetto di terra (suolo).

Origine, vita, acqua, fertilità, scoperta.

Marco Fosella, Sara Lamon e Antonella Caramanica
Gianluca Santosuosso. PH. Sara Giovinazzo
Virginia Zanuso. PH. Sara Giovinazzo

Bio

Il team Verdintrecci è una combinazione di competenze ben integrate fra loro: Marco Fosella, architetto, lavora sul costruito con attenzione al tema della rigenerazione urbana. Sara Lamon, architetto e paesaggista, si occupa di paesaggio integrato all’architettura. Antonella Caramanica, garden designer esperta, opera su progetti di verde pubblico e privato.

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