Tra gli artigiani a Orticolario 2024 con
ACQUAlab furlo
Un progetto che coniuga botanica, ceramica, disegno e paesaggio selvatico. Nato dal paesaggio, con il paesaggio e per il paesaggio.
Qualche domanda a Sonia Pazzaglia / ACQUAlab Furlo
Partiamo dalle radici, come ha inizio la tua storia?
Decido di diventare un’artigiana a marzo 2020, dopo un percorso di viaggi, attività e paesi diversi. Ho lasciato il lavoro da designer di maglieria per dedicarmi a una progettualità che trova i fondamenti nelle mie più grandi passioni: la botanica, la ceramica, il disegno e il paesaggio selvatico. Sono rientrata nel mio territorio e ho deciso di abitare in un luogo incontaminato ai confini di una riserva naturale dove ho strutturato il mio laboratorio; qui ho immaginato, pensato e iniziato un progetto in grado di raccontare di fiori selvatici, felci del sottobosco, erbacee che dominano valli vellutate. Ho deciso di creare ceramiche botaniche e tessuti che parlano di natura: sulle argille imprimo fiori e foglie appena raccolti nei boschi circostanti, sui tessuti stampo i miei disegni più rappresentativi utilizzando matrici in legno di pero o linoleum. Da quasi tre anni, due operativi e produttivi, esiste ACQUAlab Furlo, un progetto che è nato nel paesaggio, con il paesaggio e per il paesaggio.
In che modo la natura ispira il tuo stile di vita?
La natura è culla del progetto ACQUAlab ed è uno dei punti cardine della vita che ho scelto. Vivo in un areale paesaggistico incontaminato e dal 2020 le mie giornate sono scandite da mani che impastano argilla, boschi e raccolte selvatiche per foraging. Ho deciso di vivere in mezzo alla natura nella quotidianità e cerco di declinare questa scelta in quanti più ambiti possibili, come in un consumo critico e sostenibile.
Parlando di ciclicità, cosa ritorna in modo ricorrente nella tua arte?
A tornare ciclicamente è il susseguirsi delle fioriture stagionali delle selvatiche che scandiscono le mie produzioni.
Raccontaci la tua produzione ed eventuali tecniche peculiari legate alla terra.
Le argille, estratte dalla terra e impastate con acqua, diventano ceramica dopo aver subito due cotture tra i 980° e i 1.100°. Sui tessuti, tutti a composizione naturale, stampo a mano i disegni di piante e fiori per me significativi (Daucus carota, Avena fatua, Helichrysum), indissolubilmente legati alla terra. Gli abiti che realizzo mirano a essere unici e senza tempo. Con tutti i miei prodotti provo a raccontare il paesaggio e la natura che ne sono fonte di ispirazione.
Realizzi un elaborato, opera, collezione in esclusiva per Orticolario? Se sì, raccontaci il progetto.
A Orticolario 2024 porto in esclusiva, per il progetto ceramica, una collezione prodotta con una terra a impasto pesca con impressa una selezione tematica di selvatiche, mentre per i tessuti disegno un Iris pseudacorus, selvatica che ho scelto per creare una nuova matrice.
Cosa significa per te giardinaggio evoluto?
Un giardinaggio etico e sostenibile, che accompagna il paesaggio e omaggia la natura facendola esprimere al meglio. È un giardinaggio in continuo movimento, adatto al luogo che abita.
Cinque parole per te strettamente connesse al concetto di terra (suolo).
Acqua, gentilezza, seme, radice, trasformazione.
Bio
Sonia Pazzaglia nasce ad Ancona nel 1986. Dopo la laurea in Design della moda nel 2009 a Urbino, prima si muove tra Firenze, Turchia, Belgio e Slovenia, poi lavora come coordinatrice immagine e produzione per importanti festival artistici internazionali. Altra tappa, la specializzazione come designer di maglieria shima e l’incarico per un’importante realtà del made in Italy. Da sempre appassionata di botanica, arte e boschi, nel 2020 decide di avviare la sua attività di artigiana.
Sonia Pazzaglia / ACQUAlab Furlo
Urbino
acqualabfurlo.it
@acqualabfurlo