Floe

Partiamo dalle radici, come ha inizio la tua storia?

La mia storia inizia nel 2018 grazie a una rosa. Ho lasciato il mio lavoro come architetto e ho intrapreso la strada dell’agricoltura e dell’artigianato. Floe nasce con la coltivazione di 5000 piante di rose per l’estrazione di olio essenziale ma subito si arricchisce di altre numerose piante aromatiche, a cui seguono poi cereali, legumi, ortaggi e frutta. Tutto viene coltivato seguendo le regole del biologico e nel nostro laboratorio trasformiamo le materie prime per realizzare prodotti finiti di qualità di cui seguiamo l’intera filiera, con amore e attenzione anche verso il più piccolo dettaglio.

Parlando di ciclicità, cosa ritorna in modo ricorrente nella tua produzione?

La ciclicità di ciò che la terra ci offre, di anno in anno. La fioritura delle rose a maggio scandisce l’inizio della stagione più intensa, a cui segue la cura di tutte le altre colture.

Se potessi fare un omaggio alla terra, quale sarebbe?

Le regalerei un’umanità più attenta all’ambiente, che cammina a passi lenti e delicati, senza calpestarla.

Cosa significa per te giardinaggio evoluto?

Significa sostenibilità e responsabilità, consapevolezza dell’ambiente in cui si trova per rispettarne le sue esigenze, senza stravolgere la natura.

Cinque parole per te strettamente connesse al concetto di terra (suolo).

Origine, vita, radice, futuro, equilibrio.