Floriana Bulbose

Quali sono le piante più rappresentative del tuo vivaio e perché?

Il narciso è il fiore che più rappresenta Floriana Bulbose perché collezionando questo genere come amatori negli anni ’80 e ’90 poi è nato il vivaio nel 1999. La collezione già attirava molti visitatori durante la Mostra del Narciso creata da Enrico Shejbal, che si teneva ogni anno fra marzo e aprile nella precedente proprietà nella Sabina. Il vivaio-giardino Floriana è nato a Monte Porzio Catone, nel cuore dei Castelli Romani, e i narcisi sono ancora il fulcro dell’attività. Negli anni, la passione si è allargata a tutte le specie bulbose divenendo un punto di riferimento in Italia per questa categoria di piante. Ogni anno vengono proposte nuove cultivar interessanti sia nella collezione di narcisi, tulipani, dalie, Lilium e Hippeastrum e in tutti i generi dove ci sia un lavoro di ibridazione attivo.  

Quali novità porterai quest’anno a Orticolario?

Nel 2024 Floriana Bulbose compie 25 anni. Per questa occasione è nato un nuovo concime bio specifico per le bulbose chiamato Nutrimi, proposto sia granulare sia liquido. È stata lanciata anche l’app BiA per la realizzazione di spazi con bulbose e verrà stampata un’edizione limitata del catalogo generale. Come bulbose a Orticolario proporremo delle varietà antiche di narcisi e tulipani.  

Protagoniste della quattordicesima edizione di Orticolario sono le piante fitodepuratrici. Una pianta fra quelle che coltivate emerge particolarmente per tale capacità?

Fra le piante geofite adatte alla fitodepurazione segnalo la Canna indica, particolarmente efficace nel depurare acque reflue provenienti da attività agricole, industriali o domestiche: grazie al suo sistema radicale estremamente sviluppato, è in grado di assorbire e accumulare una vasta gamma di inquinanti, tra cui metalli pesanti come piombo, cadmio e mercurio, nonché composti organici come oli e idrocarburi. Le radici agiscono come un filtro naturale, trattenendo le sostanze nocive e favorendo la loro biodegradazione attraverso l’azione di batteri e microrganismi presenti nel suolo. 

Oltre alla depurazione delle acque, la Canna indica può essere impiegata anche per la bonifica di terreni contaminati, contribuendo alla riqualificazione di aree degradate.