Viaggio con paesaggio nei segreti delle torbiere | Puntata 1

Testo di Paola Fasana

Puntata 1

A metà tra terra e acqua, le torbiere sono un perfetto esempio di paesaggio semi acquatico, un regno di acqua nascosta.

Il nome “torbiera” proviene dalla parola “torba”, un insieme di resti vegetali che non si decompongono interamente e formano una sorta di zattera galleggiante, un prato sulle acque.

La vita qui è interamente correlata alla presenza di acqua, che permette la crescita di alcune piante e la ostacola per altre.
Da sempre associata alla vita, l’acqua, in questo caso, può non essere un fattore favorevole per molte specie botaniche. La maggior parte delle piante ha infatti bisogno di un suolo ben aerato e ossigenato, un terreno ricco d’acqua invece limita la circolazione dell’aria risultando ostile e inadatto per molti organismi.

Sfagni, muschi, ciperacee, graminacee e idrofile popolano questo paesaggio misterioso e lo rendono un ecosistema unico nel suo genere.

Piante millenarie


Un paesaggio d’acqua che non ci si aspetta, come a dire che non tutto è ciò che sembra. Il sottosuolo delle torbiere è un pregevole sito di biodiversità, un mosaico di microambienti.

Tra le piante che animano questo mondo galleggiante, ci sono la Drosera (> Natura sensitiva e il magico fascino della Drosera ) e lo sfagno, il tipico muschio delle torbiere che, grazie alla sua incredibile capacità di trattenere i liquidi, crea un soffice “prato” sulle acque. Questo tipo di muschio ha notevoli proprietà antibatteriche e antibiotiche ed è quindi perfetto per lo sviluppo di talee e per la germinazione dei semi (proprietà che lo rendono adatto anche nella cura casalinga di piante sofferenti).

Le torbiere, grazie alle lunghe fibre dello sfagno, sono tappeti a crescita continua e verticale. Mentre in superficie le piante si sviluppano verso l’alto, in profondità̀ muoiono, creando un progressivo accumulo di materia organica che, con il tempo, forma la torba: un materiale delle meraviglie che con la sua eccezionale longevità (da centinaia a migliaia di anni) può nascondere molti segreti.
Alla prossima puntata…

Fonti:
reteriservevaldifassa.tn.it
bottegabotanica.com

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