Natura leggendaria: té selvatico del Giappone e l’Abura Sumashi

Testo di Eleonora Diana

In Giappone, nella prefettura di Kumamoto


Il paesaggio delle prefettura di Kumamoto è scolpito dai vulcani, tra cui l’attivissimo Monte Aso, che svetta vicino alle cascate di Kikuchi e le sorgenti di Yamaga.

La prefettura è punteggiata da famose località termali, tra cui Kurokawa Onsen, circondata da foreste.
Qui, dove si respira l’atmosfera di un tempo, con edifici in legno, muri in terra e scale in pietra, durante l’estate si può passeggiare in yukata e sandali geta tra i ryokan, locande tradizionali giapponesi, negozi e caffetterie, sorseggiando una spremuta di dekopon, il dolce e succoso “mandarino sumo”.

Tutto accade all’ombra del castello di Kumamoto e della sua imponente facciata nera.

La leggenda


Da queste parti, tra le montagne innevate dei passi montani del sud, dove crescono piante di tè selvatiche, si può incontrare un raro yōkai (妖怪), l’Abura Sumashi.
Gli yōkai, spiriti, mostri e demoni della cultura popolare giapponese, sono creature inquietanti e magiche, mostruose o all’apparenza umane, portatrici di sventure o benevolenti.

Gli Abura Sumashi non sono famosi per la loro bellezza: hanno le sembianze di uomini bassi e tozzi, con una testa particolarmente brutta, a forma di sasso o patata, e vestono i tipici spolverini di paglia dei pellegrini giapponesi.
Il loro nome vuol dire “spremitore d’olio” e si racconta derivi dal fatto che, nel corso della vita terrena sarebbero stati ladri dell’olio estratto dai semi delle piante del té. Nascosti nelle foreste, introvabili e quindi scampati alla pena, si sarebbero poi reincarnati (e tutt’ora si reincarnerebbero) in questi brutti umanoidi.
Non si sa con certezza da dove vengano, né cosa mangino, anche per la difficoltà e la rarità con cui si incontrano.

Di sicuro si conosce l’individuo più famoso che abita sul passo di Kusazumigoe, e si sa che «Se per esempio una vecchia che percorre la strada di valico dice ai nipoti: “Sapete, tanto tempo fa da queste parti viveva un Abura Sumashi”, può capitare che una voce misteriosa si levi a rispondere: “E ancora vive!”»1

Fonti:
“Yōkai – la parata notturna dei cento demoni”, Matthew Meyer (Nuinui, 2020)
giapponepertutti.it
atlasobscura.com/things-to-do/kumamoto
atlasobscura.com/musashizuka-park
atlasobscura.com/things-to-do/kumamoto
japan.travel/it/Festival delle lanterne di Yamaga
japan.travel/it/Festival d’autunno del Castello di Kumamoto
japan.travel/Castello di Kumamoto
japan.travel/kumamoto
japan.travel/Kikuchi e Yamaga
tradurreilgiappone.com/yokai-mostri-giapponesi

Note:
1 da “Yōkai – la parata notturna dei cento demoni”, pag. 92

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