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Cinque postazioni che generano ologrammi sferici, ad evocare in modo dinamico dei percorsi, in senso lato, dell’acqua e della sua relazione con biomi e ambienti
◊ Su ciascuno dei quattro satelliti esterni
Un ologramma relativo a un ambiente desertico, ossia un luogo in cui l’acqua è quasi completamente assente, ma dove lascia o ha lasciato tracce evidenti e delle quali si vogliono seguire gli indizi.
◊ Al centro
Dalle zone del mondo con maggior carenza di acqua ci si dirige al centro, dove invece si suggeriscono storie di oceani, corsi d’acqua, piogge, iceberg: in generale una sintesi dell’idea di acqua, in molte delle sue forme.
◊ Abbondanza e carenza di acqua
La ricerca creativa ha lavorato sul contrasto tra l’abbondanza di acqua, al centro, e la sua estrema carenza; questa profonda differenza, a guardare bene, non è per nulla discontinua: le oasi che emergono nel Gobi, le profonde tracce scavate nella roccia da grandi fiumi come la valle del Wadi Rum, o le immense ed effimere fioriture in Patagonia o in Atacama sono dei ponti, fenomeni che si osservano e che mettono in comunicazione la natura dell’acqua che è intrinsecamente legata al nostro pianeta.
Ogni ologramma è sonorizzato dal suo paesaggio acustico e dalla sua musica, ispirati dai suoni degli ambienti e, in particolare, ai canti di alcuni uccelli caratteristici di ciascuna zona.
Interessante l’approfondimento delle famiglie di uccelli* condivisi da tutte e quattro le zone del mondo, seppur desertiche e molto ostili alla vita: in particolare quella dei falchi (Falconidae) e quella delle civette (Strigidae) fanno da denominatori comuni tra i suoni udibili negli ambienti.
Spostandosi nelle intersezioni tra i satelliti si sentono sovrapposizioni, incastri, e si svelano somiglianze e distinzioni tra gli ambienti che entrano in relazione tra loro e con il centro,
essenziale, dell’acqua.
I quattro punti di ascolto ideali sono collocati negli spazi tra i satelliti, nelle intersezioni dove avvengono scambi e contatti, e creano quattro panorami sonori unici e
profondamente connotati.
Con Central Park
Ideazione e realizzazione di giardini sospesi dedicati ai 5 ologrammi, sorretti da lastre in acciaio cor-ten, rocce, sabbie e piante si compongono tra loro per ricreare gli ambienti proiettati.
◊ Al centro
L’acqua mette in scena la danza della vita: attorno ad essa cresce un anello di muschio, pianta primordiale il cui ciclo vitale è fortemente legato all’acqua.
◊ Allontanandosi dal centro, si delineano quattro differenti paesaggi desertici
I ciottoli sulla sabbia scura delineano i contorni del deserto freddo della Patagonia dove crescono alcune succulente come Tephrocactus.
La scelta di rocce, sabbie rosse e la realizzazione di aree bianche di sale caratterizzano il deserto di Atacama dove crescono Opuntia, Copiapoa e Graminaceae.
Le dune di sabbia chiara e la scarsa vegetazione caratterizzano il Gobi, deserto freddo dove crescono Orostachys, Ephedra ed alcune Graminaceae.
Le rocce di arenaria e la sabbia dorata caratterizzano il Wadi Rum in Giordania dove le piante sono rade e sporadiche come Commiphora myrrha.
L’installazione ruota attorno alla funzione dell’acqua per la vita e a come gli esseri viventi si siano adattati a vivere dove scarseggia.
I quattro satelliti
Satellite 1 | Patagonia
La Patagonia Argentina è una regione caratterizzata da pianure steppiche e da altipiani in quota, dove l’escursione termica aumenta raggiungendo picchi di minima sotto lo zero. L’ambiente è
caratterizzato da distese ciottolose alternate a vegetazioni rade. Nelle depressioni delle pianure si formano bacini di acqua dolce e salmastra.
*Avifauna selezionata nella regione:
Canestraio di Patagonia (Pseudasthenes patagonica)
Civetta delle Tane (Athene cunicularia cunicularia)
Falco pellegrino cassini (Falco peregrinus cassini)
Mimo di Patagonia (Mimus patagonicus)
Nandù di Darwin (Rhea pennata pennata)
Poiana Codarossiccia (Buteo ventralis)
Tinamo della Patagonia (Tinamotis ingouf)
Tinocoride Ventrebianco (Attagis malouinus)
Satellite 2 | Atacama
Il deserto di Atacama si estende lungo l’area costiera nord-occidentale del Cile. È uno dei deserti più asciutti del mondo.
Le rare piogge stimolano però la crescita della flora ambientale, generando distese di vegetazioni fiorite.
*Avifauna selezionata nella regione:
Caracara crestato (Caracara plancus)
Civetta delle tane (Athene cunicularia cunicularia)
Condor delle Ande (Vultur gryphus)
Falco pellegrino cassini (Falco peregrinus cassini)
Nandù di darwin (Rhea pennata pennata)
Passero dal collare rossiccio (Zonotrichia capensis chilensis)
Silvistella del Cile (Eulidia yarrellii)
Uccello delle tempeste dal collare (Oceanodroma hornbyi)
Satellite 3 | Gobi
Il deserto del Gobi si estende in Asia orientale, tra Mongolia e Cina. È un ambiente collinare, con creste rocciose che si ergono sul panorama circostante sino a decine di metri.
In alcune depressioni si emergono acque che generano paludi salmastre.
*Avifauna selezionata nella regione:
Allodola Golagialla (Eremophila alpestris)
Civetta (Athene noctua)
Corriere di Leschenault (Charadrius leschenaultii leschenaultii)
Falco di Barberia (Falco pelegrinoides)
Passera scopaiola di Mongolia (Prunella koslowi)
Sirratte di Pallas (Syrrhaptes paradoxus)
Sterpazzola Nana (Curruca nana)
Trombettiere Mongolo (Bucanetes mongolicus)
Satellite 4 | Wadi Rum
Il Wadi Rum è una valle scavata dallo scorrere di un fiume nella roccia granitica della Giordania meridionale, che ha creato paesaggi monumentali con forme molto caratteristiche.
Le piogge sono molto saltuarie e di breve durata.
*Avifauna selezionata nella regione:
Allodola beccocurvo (Alaemon alaudipes)
Allodola beccoforte (Ramphocoris clotbey)
Corrione biondo (Cursorius cursor)
Falco pellegrino peregrinoides (Falco pelegrinoides)
Monachella di finch (Oenanthe finschii)
Monachella della lava (Oenanthe warriae)
Monachella del deserto (Oenanthe deserti)
Pernice delle sabbie (Ammoperdix heyi)