Natura sensitiva e la timidezza delle chiome

Siamo in una pineta, con il naso all’insù, e ci accorgiamo che le chiome degli alberi non si toccano, anche se uno accanto all’altro.

Sembra quasi che evitino il contatto con le foglie del vicino, come se non fosse gradito.
Il perchè e il come questo accada non è ancora chiaro, ma si suppone che le chiome degli alberi comunichino una reciproca presenza e si accordino per un’equa spartizione di aria e di luce, lasciando un piccolo intervallo libero tra le foglie e quelle del pino accanto, per non disturbarsi a vicenda.

La timidezza delle chiome

Definito “timidezza delle chiome” dal botanico francese Francis Hallé nel 1938, questo fenomeno non riguarda tutte le specie.
“Di solito gli alberi sono tutt’altro che timidi e intrecciano le loro chiome liberamente”. Esemplari di altre famiglie invece, come le Fagaceae, le Pinaceae e le Mirtaceae, sono molto riservati e non gradiscono alcun intreccio.

Le piante sono quindi in grado di comunicare tra loro: esistono specie competitive, collaborative e… timide.
Interagiscono toccandosi attraverso le radici, oppure con la parte aerea, o assumendo particolari posizioni nei confronti delle loro vicine.

La comunicazione del mondo vegetale è una realtà da scoprire.

A Orticolario 2016 la scoperta dei linguaggi nel mondo vegetale

Fonte:
“Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale”
di Stefano Mancuso e Alessandra Viola (Giunti Editore, 2013)

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