“Alla ricerca di sé stessi”

Il concept

Un labirinto di bambù avvolto nella nebbia per un’esperienza immersiva alla ricerca di sé stessi. Il visitatore, intraprendendo il percorso, ripercorre la propria vita dalla nascita fino al momento presente: incontra zone più luminose e altre più oscure, che ne simboleggiano rispettivamente i momenti più felici o tristi. Giungendo al centro viene abbagliato da una forte luce che, come nel lieto fine di ogni fiaba, rappresenta il suo compimento personale, ovvero, dal lato spirituale, il raggiungimento della felicità; da quello materiale, il completamento del percorso.

Progetto
Arianna Tomatis . Mondovì (Cn) . ariannatomatis.com

Le aziende che contribuiscono alla realizzazione del progetto

Realizzazione
Miretti Giardini . Busca (Cn) . mirettigiardini.com

Piante
Made in Bamboo . Torino (To) . madeinbamboo.com

Nel labirinto

Tutti i giorni

“The singing bamboo labyrinth”

Installazione sonora interattiva dell’artista e compositore Piergiorgio Ratti | piergiorgioratti.com
I diffusori acustici all’interno del labirinto amplificano una composizione musicale generata dalle piante, che costituiscono il labirinto stesso e che interagiscono profondamente con l’ambiente e con i visitatori. Le risposte agli stimoli esterni vengono tradotte in suoni, organizzati nello spazio per dare vita ad un percorso sonoro.

L’intervista

L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
Ultimo: The Dry Gardening Handbook, Olivier Filippi.
Prossimo: Naturalistic Planting Design: The Essential Guide, Nigel Dunnett.

Il tuo prossimo viaggio?
Algarve.

Colore preferito?
Giallo scuro. È un colore che mi riporta al Sole, al caldo, alla felicità, al benessere, alla gioia di vivere.

La pianta che ti sta più a cuore?
Miscanthus sinensis (tutte le varietà).

Dove vorresti vivere?
In Italia. Qualsiasi regione, ma in Italia. Amo il Cile e l’ho amato per tutto l’anno in cui ho vissuto là, ma non vedo il mio futuro laggiù.

La tua epoca storica preferita?
Il ‘700, nello specifico la corrente artistica del Neoclassicismo.

Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
La scena nella quale Amore abbraccia Psiche e si avvicina a lei per baciarla. L’opera per eccellenza che rappresenta la scena è, a mio parere, “Amore e Psiche” di Antonio Canova.

Cos’è per te un giardino?
Un’isola di pace fuori dal caos: un luogo in cui rifugiarsi, trovare conforto, sentirsi accolti, sentirsi protetti, lasciarsi andare, sentirsi liberi; un luogo in cui ammirare, imparare, toccare, ascoltare, udire, notare, vedere, osservare, odorare, gustare.

Cos’è per te la fiaba?
La fiaba, per me, è una narrazione fantastica ambientata in un mondo magico e surreale, caratterizzata da personaggi particolari e incentrata su avvenimenti paradossali, assurdi e senza senso.
La prima che mi è venuta in mente, leggendo il bando, è stata “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, ed è anche su di essa che mi sono ispirata per il mio progetto.

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