Ci si può perdere per errore o per scelta.
Perdersi nella natura può essere un modo per vivere in lei un’esperienza nuova, gustarla con tutti i sensi e assaporare quello della scoperta.
È un giardino raccolto, al quale si arriva attraverso un labirinto di visuali celate che ci conducono alla nostra interiorità: al centro una distesa di anemoni dove fermarsi e lasciarsi portare dal vento, ánemos (άνεμος), metafora dell’effimerità dell’esistenza.
PROGETTO E REALIZZAZIONE
Ginkgo Giardini
Castiglione torinese (To)
ginkgo-giardini.it
ERBACEE
Vivaio Le Georgiche Soc. Agr.
Calvisano (Bs)
venditapianteonline.it
ALBERO
Azienda Agricola El Birb
Chieri (To)
PRATO
Azienda Agricola Vivai F.lli Gottero e figli s.f.
Rivoli (To)
www.vivaigottero.com
L’intervista
L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
Gli ultimi, contemporaneamente, sono Limonov di Carrere e Storie di Cronopios e Famas di Cortazar. Nello zaino ho Specie di spazi e sulla scrivania l’Aleph. La stessa domanda, fra una settimana, produrrebbe titoli nuovi.
Il tuo prossimo viaggio?
Sono spesso in moto, e faccio fatica a contenere il mio ineluttabile bisogno di viaggiare.
Colore preferito?
I colori mi piacciono nei dettagli, ma non ne ho uno preferito.
La pianta che ti sta più a cuore?
Tutte tranne le palme, non so perché ma mi stanno proprio antipatiche, le poverine.
Dove vorresti vivere?
Dove sono attualmente, a Torino, altrimenti non ci vivrei.
La tua epoca storica preferita?
L’Ottocento, perché tutti portavano i cappelli in testa.
Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
Mia nonna, che nel travasare le piante mette sempre un sassolino nel buco del drenaggio per non far fuoriuscire la terra.
Il sesto senso… in un giardino, in un bosco, tra le piante: come lo avverti ?
Lo avverto e basta, difficile trasformare in parole una simile sensazione.
Cos’è per te un giardino?
Rispondo con una domanda, parafrasando Perec: a partire da quando un luogo diventa un giardino?