6 _ Spazio Ossola Giardini “Improbabile peana del giardino moderno”

Qualche domanda a Rafael Tassera

Parliamo di genesi, come ha inizio la tua storia?

Cresciuto in val d’Ossola – un fazzoletto di terra italiana incastonato in territorio elvetico – lavoro nel mondo del giardinaggio dall’età di diciannove anni. 

Gli studi classici, l’università a Genova e il confronto con stimati colleghi di diverse regioni e paesi hanno nutrito la mia curiosità, ampliato la mia visione e affinato i sensi verso nuove culture e stili, rivelando obiettivi sempre più ambiziosi. Un viaggio ancora in pieno svolgimento… 

In che modo la natura ispira i tuoi progetti e il tuo stile di vita? 

Il paesaggio alpino con la sua architettura – declinata dall’uomo in chiave agro-silvo-pastorale – e i materiali tipici, è radicato in me e in ogni mio progetto, anzi in ogni mio giorno. Le mulattiere in pietra, i terrazzamenti strappati a versanti acclivi dove si coltivavano la segale e la vite, ed infine il fiume Toce: elemento magnifico e unificante della nostra grande valle che, percorrendola tutta, è persistente e mutevole allo stesso tempo.

Come immagini il tuo “paesaggio mentale” quando crei? Ci sono luoghi reali o immaginari che ti guidano? 

Oltre agli elementi già citati, credo mi caratterizzi la ricerca, quasi una rincorsa, della luce del sole che benedice alcuni versanti delle valli alpine e si fa desiderare in altri. Solo chi vive ai piedi delle montagne può comprendere il valore della prima giornata di sole di febbraio, quando annoti sul calendario il momento in cui il sole tornerà a scaldare la terra del tuo giardino, alzandosi nuovamente al di sopra delle cime innevate. 

Gli alpeggi coi loro pascoli estivi, carichi del profumo del primo fieno, il placido scampanare delle vacche e le fioriture delle genziane, sono i miei luoghi mentali e massima ispirazione. 

D’altro canto le radici sudamericane mi aprono a culture e scenari distinti, ma con lo stesso minimo comune denominatore: il paesaggio rurale, le tradizioni, le lingue ed i costumi che da sempre pizzicano le corde della mia curiosità. 

Quali sono le persone che più ti hanno ispirato in ambito artistico e professionale?   

Il paesaggista (e filosofo) che più ammiro dal punto di vista della capacità compositiva, per l’incredibile abilità nel vestire il paesaggio in maniera armoniosa e naturale con l’impiego di pochissimi elementi è Fernando Caruncho. 

Più recentemente ho imparato ad apprezzare l’approccio naturale e la filosofia insita nei progetti di Nigell Dunnett.

Cosa significa per te giardinaggio evoluto? 

Elaborare proposte progettuali che rispondano alle esigenze della committenza, mantenendo sempre come obiettivo principale la ferma convinzione di restituire, al termine del mio lavoro, un habitat migliore rispetto a quello di partenza, sotto diversi punti di vista: estetico, ecologico, biologico e sociale, nel rispetto delle persone che lo abiteranno. 

Qual è la tua personale forma d’esercizio per la meraviglia?

Una passeggiata nel bosco quando piove. 

Quale emozione o sensazione speri si provi entrando in contatto con il tuo lavoro?

Ovviamente le emozioni sono indissolubilmente legate ai contesti e quindi la risposta andrebbe calibrata su ogni singola realizzazione, ma sulle sensazioni, anch’esse soggettive, spero di riuscire a generare un feedback legato alla competenza e alla professionalità.

Cinque parole per te strettamente legate al concetto di Giardino dell’Eden.

Primigenio, semplice, perduto, intatto, funzionale. 

Rafael Tassera

Pierre-Alexandre Risser

Bio

Rafael Tassera nasce a Concordia (Argentina) nel 1976, ma presto si trasferisce in Italia, a Masera, in Val d’Ossola, dove mette radici.

Dopo gli studi classici e un percorso universitario in architettura del paesaggio a Genova, continua a formarsi con master specialistici e corsi di aggiornamento. 

Crescere lontano dal panorama del verde italiano gli ha permesso di sviluppare uno stile personale e un approccio distintivo. 

Inizia come giardiniere tra Italia e Svizzera e, nel 2005, fonda Ossola Giardini, piccola realtà dedicata alla cura e realizzazione di aree verdi. Nel 2011 l’azienda si espande con un vivaio specializzato in erbacee perenni, piccoli arbusti e graminacee ornamentali. 

Nel 2021 apre FlorilegiumBotanical Atelier a Domodossola, un plant-shop che esalta la vegetazione in tutte le sue forme. Nello stesso anno diventa delegato di AIPV (Associazione Italiana Professionisti del Verde) per la regione Piemonte, collaborando con il comitato tecnico e scrivendo per riviste di settore.

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