“The Green ‘O’”

La magia del tre si intreccia nell’antico simbolo celtico del “TRISKELL” e si snoda tra gli spazi del giardino.
Il centro: una cupola vegetale… una “grotta” con zampilli e giochi d’acqua. E poi tre viali… che conducono da e per luoghi diversi: uno ampio e luminoso verso il viale centrale, uno più ombroso verso il lago e il terzo in direzione del prato antistante la villa.
Un alternarsi di materiali sfusi e consolidati lastricano i selciati tra nuvole di ortensie.

PROGETTO
Andrea Musto
Seregno (Mb)
Antonio Severino
Garbagnate Milanese (Mi)
thegreeno.wordpress.com

REALIZZAZIONE E FORNITURE ARREDI E GIOCHI D’ACQUA
Giochisport Group Progress . Muggiò (Mb)
giochisport.it

REALIZZAZIONE E FORNITURE VEGETALI
Solaris Lavoro e Ambiente . Triuggio (Mb)
lavoroambiente.it

SPONSORIZZAZIONE
COOPtiON . Società Capogruppo: Cascina Biblioteca Cooperativa sociale di solidarietà Onlus
Milano (Mi)
cooption.it

OPERE FABBRO
FERROECO . Agrate Brianza (Mb)
ferroeco.com

OPERE IDRAULICA
FREELINE . Monza (Mb)
freelinepiscine.com

ILLUMINAZIONE
FX Creations . Calusco d’Adda (Bg)
fx-creations.com

Ogni braccio del “triskell”, secondo il misticismo celtico, rappresenta una fase della vita.
Il centro, con la sua luce naturale zenitale e i giochi d’acqua, viene raggiunto scegliendo uno dei bracci, e rappresenta uno spazio meditativo, intimo e introspettivo. Il progetto mira a offrire al pubblico un nuovo livello di lettura del mondo dei giardini.

Le piante in “The Green ‘O’”

Cerastium tomentosum
Stachis byzantina (sin. lanata)
Artemisia absinthium
Hydrangea arborescens ‘Annabelle’
Hydrangea quercifolia
Hydrangea paniculata 
‘Dentelle De Gorron’
Hydrangea paniculata 
in varietà
Hydrangea macrophylla 
‘Magical Noblesse’
Hydrangea macrophylla 
‘Magical Amethyst Blauw’
Hydrangea macrophylla 
‘Magical Amethyst Roze’

All’interno della “grotta” troveranno spazio degli “arazzi” di muschio nordico stabilizzato

L’intervista a Andrea Musto, Architetto paesaggista

L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
A metà tra storia e leggenda, ricco di mito e magia ”Le nebbie di Avalon” di M.Z. Bradley è un romanzo che ho da poco riletto volentieri.
In grado di trasportarti in un luogo e un tempo lontani, magari un po’ classico, ma “la mia Africa” di K. Blixen è già pronto sul comodino

Il tuo prossimo viaggio?
Perché programmarlo?! Mi piace l’idea di svegliarmi e mettermi in macchina, o anche in treno, sicuramente un viaggio per me è percorrere un territorio ed esplorarlo, e non raggiungere solo una destinazione

Colore preferito?
Il mio animo da paesaggista direbbe verde, senza ombra di dubbio… ma il mio animo passionale Rosso… tutta la vita!
Difficile scegliere… ma del resto uno completa l’altro, e poi… sono così natalizi!

La pianta che ti sta più a cuore?
Quest’anno rispondere Ortensia all’intervista di Orticolario sembrerebbe sfacciato, ma del resto è così! È la pianta a cui lego i migliori ricordi, e tutti i giardini o cortili o terrazzi che ho vissuto sin da bambino ne hanno sempre avute di meravigliose.

Dove vorresti vivere?
Devo dire che il sogno di vivere altrove, magari in campagna, una campagna idillica e agreste mi accompagna da sempre. Ma credo che il luogo dove sono cresciuto, dove ritrovo sempre tutti i miei affetti, sia perfetto per coltivare ancora qualche anno di vita, poi..chissà!

La tua epoca storica preferita?
Per dirlo realmente, bisognerebbe poterla aver vissuta, ma credo che l’idea del ‘700 non mi dispiaccia, epoca d’oro per i paesaggisti… dicono!

Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
Credo che nulla possa eguagliare l’immagine che vedo ora: le movenze sinuose della mia gatta che aggraziatamente balza dalla sua alcova posandosi sul davanzale. Un piccolo felino bianco che si staglia nel buio della notte e che sornione si guarda attorno.

Come pensi di poter “contagiare bellezza”?
Armonia ed equilibrio saranno i punti cardine del “The green O”; spero quindi che le atmosfere di pace che desidero creare portino ad un incontro dell’anima con il giardino.

Cos’è per te un giardino?
Il giardino è un sogno, un sogno che diviene realtà in uno spazio dove portare le proprie passioni e confidare i propri bisogni, e perché no, magari anche con qualche fiore!

L’intervista a Antonio Severino, Progettista del Giardino e del Paesaggio

L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
Ultimo libro letto: “Gli anni di Airone – Racconti del naturalista 4” di Renato Massa.
Il prossimo sarà “Urban Green” di Neil B. Chambers

Il tuo prossimo viaggio?
Nizza, credo che tornerò a Nizza in giugno e se avrò a disposizione qualche giorno visiterò l’entroterra Provenzale andando verso Sainte Croix du Verdon. Mi fermerei volentieri lì almeno una notte

Colore preferito?
Bianco. Lo ritengo il colore che più mi porta alla mente sensazioni di felicità del passato e ottimismo verso il futuro

La pianta che ti sta più a cuore?
La pianta che più mi sta a cuore è il mandorlo. Per molti anni un albero di mandorlo è stato l’elemento caratterizzante il giardino della casa in cui sono cresciuto

Dove vorresti vivere?
Mi piacerebbe vivere a Lanzarote

La tua epoca storica preferita?
Epoca Romana

Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
In primavera quei momenti in cui, a compimento della fioritura di ciliegi e mandorli, un soffio di vento crea una lenta e durevole caduta di petali che si distribuiscono sui prati in modo inaspettatamente regolare. Se gli alberi sono imponenti ed il vento minimo, dura alcuni giorni

Come pensi di poter “contagiare bellezza”?
Realizzando un giardino che possa attirare a se i visitatori grazie alla sua eleganza ed alla particolarità degli elementi che lo contraddistinguono, pur rimanendo sobrio e ben contestualizzato nel paesaggio che lo circonda

Cos’è per te un giardino?
Considero il giardino come un luogo piacevole da interpretare e valorizzare nelle sue caratteristiche

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