Natura sensitiva e il genio della natura

Testo di Anna Rapisarda Visual Designer

Un viaggio verso nuove progettazioni ingegneristiche e applicazioni tecnologiche che imitano i sistemi biologici.

Dal design all’architettura, alla robotica, l’uso di metodi innovativi e nuove tecnologie è sempre più ispirato alla genialità della natura.
Stiamo parlando della biomimetica, tematica più volte affrontata, ma i cui sviluppi richiedono continui aggiornamenti informativi.
Le sue applicazioni sono infatti in costante evoluzione grazie alla ricerca, che aiuta a comprendere l’adattamento degli organismi viventi ai cambiamenti dei fattori esterni.

Lo studio

Uno studio sulla percezione della forza di gravità nelle piante, condotto dal Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica (CNRS), dall’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca Agronomica e dall’Università Clermont Auvergne, pone le basi per applicazioni industriali di ispirazione biologica.
Hanno esaminato il meccanismo attraverso il quale una pianta, se è inclinata, altera la sua crescita per piegarsi all’indietro.

La scoperta

La pianta rileva l’inclinazione attraverso cellule al cui interno si muovono dei “sensori di gravità” che rispondono anche alla più piccola deviazione dalla verticale.
Lo studio ha dimostrato che, nonostante la loro natura granulare, i “sensori” si muovono e rispondono come farebbe un clinometro* liquido. 

Le applicazioni industriali di ispirazione biologica

I risultati fanno luce sulla sensibilità delle piante all’inclinazione e potrebbero contribuire all’evoluzione degli strumenti (clinometri miniaturizzati resistenti come alternativa ai giroscopi e agli accelerometri di oggi) per misurare gli angoli di elevazione rispetto al piano orizzontale, per rilevare la deviazione di un oggetto dall’orientamento desiderato e per misurarne la velocità di accelerazione o decelerazione.
Qualche esempio pratico? Le applicazioni di questi sensori includono smartphone, sistemi di navigazione degli aeromobili, sistemi di stabilizzazione di volo dei droni e sistemi di prevenzione delle collisioni tra i veicoli.

Dalla biofisica alla biomimetica

PLANTMOVE (Plant movements and mechano-perception: from biophysics to biomimetics), che ha finanziato il progetto in cui rientra lo studio condotto, si occupa dei meccanismi di base utilizzati dalle piante per percepire gli stimoli meccanici e generare movimento: come trasportare i fluidi, spostare i solidi o percepire i segnali meccanici senza l’equivalente di pompe, muscoli o nervi?
Migliorare la comprensione delle funzioni di base delle piante per offrire nuove strategie nella progettazione di materiali soffici e fluidi intelligenti, ispirati ai sensori e ai meccanismi di motilità delle piante.

Natura: scoprirla e svelarne e segreti. L’importanza dell’esplorazione e della ricerca.

* strumento per la misura dell’inclinazione di un corpo

Fonte:
cordis.europa.eu

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