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PIAZZA DEL GRANDE PRATO
Understory: Tapestry of the Unseen
di Cristina Morbi
/ Maetherea
con Gunther Galligioni e Lakshmi Raj Mookola
[Concept]
Understory, letteralmente sottobosco, ma anche under story: le storie nascoste e spesso trascurate di specie, culture ed ecosistemi.
Un’installazione paesaggistica che esplora narrazioni ecologiche non raccontate attraverso un arazzo stratificato di piante, materiali e gesti simbolici. Ispirato ai motivi intricati dei tappeti e degli arazzi persiani, il progetto dispone erbe spontanee dell’understory/sottobosco — molte delle quali commestibili — in un giardino formalmente composto. Motivi che riecheggiano i tentativi umani di imporre ordine e significato, ma sono volutamente effimeri.
Nel tempo, radici dormienti e semi trasportati dal vento interromperanno la simmetria dell’arazzo, abbracciando quello che i tessitori persiani chiamano difetto persiano: la bellezza dell’imperfezione e l’umiltà nel riconoscere l’imprevedibilità della natura.
Attorno all’arazzo: la bardana, nota per la sua capacità di disperdere i semi aggrappandosi a chiunque la sfiori, trasforma ogni passante in un inconsapevole giardiniere, partecipe della metamorfosi continua del paesaggio. E poi l’amaranto, pianta legata profondamente all’antica raccolta spontanea e alla nutrizione rituale.
Understory diventa un archivio vivente, un luogo in cui il gesto umano incontra l’intelligenza vegetale, dove coltivazione e spontaneità si intrecciano. Celebra le specie e le storie che crescono silenziosamente sotto le narrazioni dominanti, offrendo uno spazio di riflessione, rinnovamento e connessione.
Cristina Morbi, Gunther Galligioni e Lakshmi Raj Mookola
/ Maetherea
Londra
maetherea.com


Ph. Giacomo Introzzi


Le aziende che collaborano alla realizzazione
PIANTE
Azienda agricola “LE OFFICINALI”
Olgiate Olona (VA)
leofficinali.it
Qualche domanda a Cristina Morbi
Parliamo di genesi, come ha inizio la tua storia?
La mia storia inizia con un legame profondo con la terra in cui sono cresciuta: il nord Italia. Da bambina, ero affascinata dalla bellezza silenziosa…