Viaggio con paesaggio di lago e Corenno Plinio

Testo di Anna Rapisarda Visual Designer

Un borgo sul lago


Aggrappato alla roccia della montagna che lo domina, Corenno Plinio è un antico borgo del Lario.

È fra le tappe del Sentiero del Viandante, un percorso escursionistico tra mulattiere che, per oltre 40 km, si snoda da Abbadia Lariana a Colico, sul ramo orientale del Lago di Como. Ripercorre l’antica Via Regia che collegava i paesi rivieraschi.

La storia


Si narra che qui il console romano Caio Plinio amasse villeggiare. Come dargli torto, anzi, gli diamo ragione.

La sua storia è medievale, la sua origine romana, forse celtica.
E come nelle fiabe più affascinanti, ha un trecentesco castello, nato per difendere gli abitanti e il loro bestiame in caso di attacchi o pericoli.

L’atmosfera


Il suo dedalo di viuzze, scalini scavati nella roccia, passaggi inghiottiti dall’ombra di case in pietra, scende verso il lago per riacquistare una luce tutta sua, quella lacustre, sempre diversa a ogni ora e in ogni stagione.
La sua atmosfera è calma, ma pulsante, quella capace di ispirare poeti e pittori.

La discesa verso il lago


A ogni gradino c’è un incontro, prima con una grande ortensia rosa, poi con le piante e i fiori dei piccoli balconi e dei davanzali, e poi con qualche occhio autoctono dietro le persiane socchiuse.
Nelle stradine che si perdono nel nulla, i gelsomini si arrampicano su vecchi muri.

E poi giù, ancora più giù, poi l’arrivo al molo, al lago.
È percezione. Inutile descriverla, troppo personale, come lo stesso profumo su pelli diverse, come lo stesso paesaggio davanti a occhi diversi.

Un misto di lago e di mare, di pescatori, di pietra che trasuda storia, di portoncini colorati oltre i quali si vorrebbe andare, magari per scovare giardini segreti.
Il ricamo delle viti sulle facciate si contende la scena con agavi e grandi oleandri portati da chissà chi.

Nel mentre il silenzio di lago parla.
Un silenzio speciale, trasformista.

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