Viaggio con paesaggio e i dominatori dell’aria

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“Incontri di fine inverno” di Dario Tognocchi

Testo di Anna Rapisarda Visual Designer

“Urla al vento i tuoi pensieri e lui li porterà lontano”

Il giardino dell’aria


Tra gli elementi, l’aria è il più difficile da rappresentare in giardino, ma gli uccelli, viaggiatori per natura, ne sono il simbolo e i dominatori.
Così presentiamo il “giardino dell’aria”: un luogo rilassante ed entusiasmante, che ci permette di ritrovare l’istinto e i gesti che per millenni hanno legato i nostri antenati alla natura, trasformandoci in abili osservatori della vita animale.
Ma in questo giardino può accadere di più… Nei mesi autunnali e soprattutto invernali, diventa un vero e proprio banchetto per tutte le creature che hanno fatto dell’aria il loro regno.

Merli, fringuelli, pettirossi, verdoni, cince, tordi, … sono tutti invitati!

Le piante
Anche se piccolo, per ogni “giardino dell’aria” ci vogliono le giuste “piante dell’aria”.
Sono belle, sono tante, colorano il giardino e lo rendono vivace durante tutto l’anno.

Eccone qui alcune:
Agrifoglio. Inconfondibile per le foglie sempreverdi, spinose, coriacee, lucide e per le bacche scarlatte di cui gli uccelli sono ghiotti.
Biancospino. Dall’appariscente e profumata fioritura fra aprile e maggio, in autunno, con le sue bacche rosse a grappolo, regala una sgargiante scenografia. Ricercatissimo da merli e tordi.
Caprifoglio. Dalla profumatissima fioritura estiva si sviluppano lucenti bacche rosse che attirano i merli e tutte le silvie.
Corniolo. Molto elegante durante la fioritura primaverile, in autunno e durante l’inverno, con i suoi frutti rossi, lucenti e asprigni, è amatissimo da tordi e cesene.
Prugnolo. Nella fredda stagione regala moltissime bacche, ma è molto bello anche durante la fioritura da marzo a maggio. Per il suo aspetto intricato, è un inespugnabile sito di nidificazione.
Rosa canina. Tra ibridi e varietà, si ha solo l’imbarazzo della scelta. Sicuramente i suoi cespugli sono i più visitati dagli uccelli: al suo interno costruiscono il nido e delle sue bacche si cibano in autunno e in inverno.
Meli ornamentali. In primavera seducono con la loro esuberante fioritura e in autunno con le meline che talvolta esibiscono per tutto l’inverno.

E… in un “giardino dell’aria” che si rispetti, non possono mancare mangiatoie e nidi artificiali.

Fonti:
“Il giardino dei sensi” Maurizio Zarpellon (Blu Edizioni, 2000)
“Giardini d’inverno” Cedric Pollet (L’ippocampo, 2017)

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