Testo di Anna Rapisarda Visual Designer
Donne e uomini lacustri. Ecco chi siamo qui, sul Lario. Amiamo contemplare il nostro spettacolo d’acqua dolce, ma ci piace anche allargare gli orizzonti su altri paesaggi di lago sparsi nel mondo.
Voliamo in Indonesia sul vulcano Kelimutu, a Flores, un’isola con tre piccoli e imprevedibili laghi craterici scoperti nel 1914 da un gruppo di geologi olandesi.
Sono uno accanto all’altro, ma molto diversi tra loro: il colore dell’acqua cambia, ma seguendo dinamiche completamente indipendenti dagli altri.
Specchi d’acqua talmente particolari che hanno ispirato una leggenda popolare sul destino delle anime dei defunti che, salendo il vulcano, si gettano poi nelle loro acque a seconda dell’età e della personalità.
Come tutti i laghi craterici, sono dei condensatori naturali di gas vulcanici e fluidi idrotermali che caratterizzano i diversi colori delle loro acque insieme alle piogge che li diluiscono.
In TAM, ‘lago degli anziani’ la concentrazione di ioni di origine idrotermale, soprattutto zolfo, alluminio, ferro e rame, è in costante calo: le sue acque sono di un blu così scuro da sembrare nero.
In TiN, ‘lago degli spiriti giovani’, la concentrazione continua a fluttuare, colorandolo di verde, mentre poco più in là, nel suo gemello TAP, ‘lago stregato’, è in aumento, portando le acque a cambiamenti cromatici repentini: dal bianco al rosso, dal turchese al marrone.
Uno spettacolo tanto reale quanto incredibile.
Fonte:
nationalgeographic.it