Viaggio con paesaggio e il sanguinario Dampier

Testo di Anna Rapisarda Visual Designer

È lui, William Dampier, il più stravagante di tutti i cacciatori di piante.

Seconda metà del 1600.
Fuggito dall’Inghilterra per solcare i mari, il giovane Dampier comincia i suoi viaggi verso Terranova, Bantam, Giamaica.

Sanguinario pirata e appassionato botanico


Carattere ribelle e tipo indubbiamente singolare, scende dalla nave soprattutto per una grande passione: la botanica. Colleziona infatti molti esemplari e annota su un diario le sue osservazioni sulla flora dei luoghi visitati.
Dopo anni nello Yucatan, William si dà alla pirateria, unendosi ad un gruppo di bucanieri. Semina violenza ovunque, ma la passione per le piante è sempre in lui.
Si spinge verso la Colombia, sempre con la sciabola in una mano e il diario nell’altra. Mentre colleziona ed esamina esemplari, saccheggia, incendia villaggi e cattura navi per finanziarsi i viaggi in giro per il mondo. Arriva in Cina, in Australia e nelle Isole Nicobar, dove viene abbandonato su una spaggia dal suo equipaggio.
Il fatto non lo spaventa, tanto che la forte tempra e l’incredibile tenacia, lo portano fino a Sumatra. La sua è un’impresa incredibile: a bordo di una canoa attraversa l’Oceano Indiano.

Il fascino del viaggiatore


Senza entrare nei dettagli su come riuscì a farsi aiutare dalle autorità olandesi, William torna in Inghilterra, dove l’affascinante viaggiatore, il “capitano” Dampier, viene acclamato e festeggiato come una celebrità. Pubblica anche il libro “A New Voyage Round the World” che gli permette di ottenere la stima dei più importanti studiosi di piante, diventando così un’autorità in materia di flora tropicale ed esotica.
Il suo passato da pirata è sconosciuto, tanto che le autorità gli affidano il comando di una spedizione nei Mari del Sud per verificare la possibilità di colonizzare l’Australia occidentale.

La scoperta


Si spinge fino alla Nuova Guinea, la Nuova Inghilterra, verso l’arcipelago e lo stretto che portano addirittura il suo nome.
Botanicamente parlando, per Dampier la soddisfazione è grande: mentre i suoi uomini cercano acqua dolce nell’arcipelago, lui va a caccia di piante e.. “In questa zona crescono due o tre tipi di cespugli, uno dei quali è identico al rosmarino, e per questo ho battezzato il luogo l’Isola del Rosmarino. Cresce qui in grande quantità, ma non ha profumo. Alcuni degli altri arbusti avevano fiori azzurri e gialli, e trovamnmo anche due tipi di chicchi, come quelli dei fagioli. Il primo tipo cresceva in cespugli, l’altro su una sorta di pianta rampicante che striscia per terra. Ha foglie spesse e fa dei fiori come quelli del fagiolo, ma più grandi, di un colore rosso scuro molto bello”.

Scopre così una pianta che, in suo onore, viene chiamata Clianthus dampieri.

Un personaggio da romanzo


Si susseguono innumerevoli le avventure di Dampier. Una vita che ha dell’incredibile, tra viaggi, sangue e piante.
Certamente non un gentleman, ma un vero e proprio personaggio da romanzo, tanto è vero che… Nei “Viaggi di Gulliver” a lui è dedicato il passaggio “rude marinaio ma uomo dalla mente squisita” e ha ispirato Coleridge per la “Ballata del vecchio marinaio”.

Fonti:
“I cacciatori di piante” Michael Tyler Whittle (DeriveApprodi, 2015)
“Memorie di un bucaniere” William Dampier (Mursia, 2018)

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