Biofilia, letteralmente il “desiderio d’amare ciò che è vivo”.
Le opere che ne derivano sono “Humid Landscapes”, ecologie umide e immaginarie, in cui parti del corpo ed elementi organici stringono relazioni passionali. Queste opere sono luoghi interregno, nuovi paradigmi di relazione interspecie, composizioni in cui gli elementi si attraggono in modo irreparabile. La serie di opere dà vita a Giardino Biofilico, un luogo primordiale, di abbondanza, dove i regni convivono in una ritrovata meraviglia.
In questo spazio non gerarchico è possibile che una madre animale abbia un amante vegetale, che una specie alimurgica trovi il suo nutrimento radicale nel corpo umano. Le opere appaiono come visioni incolte, dove gli elementi organici sono lasciati interagire e l’uomo occupa la posizione marginale di discreto spettatore.
Partiamo dalle radici, come ha inizio la tua storia? Ho avuto la fortuna di potermi annoiare durante l’infanzia. Disporre della tranquillità e del tempo per sperimentare ed inventare…